Luccio italico

        IL RE DEL FIUME, IL LUCCIO ITALICO...


compatti grossi fuggenti e invisibili, questi pesci ormai da tempo scomparsi, cedono il loro posto nel Fiume sotto casa ai sosia con le olive...

Sempre piu rari e letteralmente in via d estinzione, gli storici residenti trovano in quest ultimo ventennio delle grosse difficoltà nel mantenere in vita la loro stirpe. uscendo dall aspetto tecnico e biologico sulla specie la classificazione e i suoi ritmi, di base l animale che abitava le acque delle acque di fondovalle inizia a scomparire un pò dappertutto e attraverso il lavoro fatto dall uomo, in qualche modo viene rimpiazzato dal suo parente il "verdone", attraverso le immissioni. Molte persone però non pensano al danno biologico che può creare anche il solo singolo "verdone" immesso in un ambiente in cui non è presente. sono predatori anche se pur simili esteticamente, molto diversi e in competizione tra loro. compatibili nella riproduzione, una volta fatta, andrebbero a far perdere la purezza della matrice genetica per sempre, creando ibridazioni mai più ripristinabili. Va anche detto che le due specie sono molto simili e soffrono gli stessi problemi di adattamento ai problemi e ai cambiamenti dell ambiente, quindi poco intelligente è immettere un animale per cercare di recuperare l assenza dell altro. Le  immissioni o spostamenti sono comunque molto delicate da eseguire. qualsiasi animale è portatore di una "memoria genetica" di base, che lo rende legato all ambiente da cui proviene. questo può comportare difficoltà nella compatibilità alimentare, nel caso degli avannotti che provengono magari da ambienti completamente diversi e quindi con abitudini alimentari diverse o anche per l esemplare formato, le temperature e la chimica dell acqua, potrebbero essere difficile da "digerire" rendendo il suo adattamento impossibile. i tempi di adattamento appunto sono ben piu lunghi, di quanto sia messo a disposizione spesso a un animale che viene spostato a proprio gusto. basti pensare alla struttura stessa del pesce che abita il Fiume e del suo parente che abita il Lago, sono animali completamente diversi, con struttura fisica, abitudini e ritmi biologici sviluppati e legati all ambiente in cui vivono. sarebbe come portare un orso polare nel deserto e pensare che in pochi giorni ci si possa adattare. Da li in poi la lotta spazia tra inquinamento e surriscaldamento delle acque, sono le prime cause seguite a ruota da canalizzazioni e chiuse. la consanguineità e l impossibilità di "mescolarsi" il sangue, come accadeva invece nei secoli attraverso le piene che permettevano ai pesci di spostarsi da un corso d acqua all altro, (o attraverso gli uccelli migratori, in metta diminuzione ormai che involontariamente spostavano le uova...) si da per probabile causa di nanismi o carenze. tutto un insieme di fattori compresa appunto la mano dell uomo, con le immissioni, hanno reso quindi la sopravvivenza del Luccio Italico molto difficile se non impossibile in molte acque. Scritto questo il consiglio è di rispettare e trattare con la massima cura sempre qualsiasi animale, ma di trattare con il massimo impegno e rispetto l italico in particolare e prima di praticare immissioni o spostamenti, pensarci su bene e ragionare sulle conseguenze che può portare un azione così. Di persè ad oggi è un occasione rara pescarne uno, ma un errore potrebbe far si che quell occasione diventi unica e non piu ripetibile. Sono animali bellissimi che lasciano un indelebile ricordo, nella mente di chi come me a avuto la possibilità di maneggiarli e un immagine come questa da guardare, per chi non e riuscito a farlo. Chissà se il futuro ci darà modo di poterne ancora maneggiare, ma se non lo aiutiamo, ci resteranno solo delle immagini come questa da guardare...


               Luccio Italico di 101 cm. per un peso di 13.7 kg.


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